La foto è presa in prestito dal sito amico, http://www.sanpietroburgo.it |
All'inizio del XIII secolo, con furia improvvisa e devastatrice, fanno la loro comparsa sulla scena mondiale i Mongoli. Si tratta di un gruppo di popolazioni centro-asiatiche, divise da secoli in tribù, all'interno delle quali aveva a lungo predominato quella dei Tatari, stanziata nell'attuale Mongolia orientale. Sono in prevalenza pastori, e perciò costretti a migrazioni periodiche e alla vita nomade, secondo le variazioni del clima della steppa e dello stato dei pascoli; ma non mancano fra loro i cacciatori e i pescatori. Fin dall'infanzia imparano a cavalcare e a maneggiare con abilità l'arco e le frecce, la sciabola ricurva, la lancia di ferro.
Già nel XII secolo si era registrato il tentativo, coronato da un temporaneo successo, di unificare alcune di queste tribù sotto un "regno", ma è senza dubbio merito della personale genialità di Temujin, più conosciuto con l'appellativo onorifico di Gengis Khan, l'avere trasformato stabilmente un coacervo di clan in perenne contrasto fra loro in un esercito compatto sotto un unico sovrano, pronto all'assalto contro i popoli sedentari del continente eurasiatico. In effetti nel giro di meno di vent'anni, tra il 1206 e il 1227, i Mongoli di Gengis Khan sottomettono la Cina settentrionale, l'Asia centrale e quasi tutta la Persia, arrivando a costituire un impero che si estende dal Pacifico al Mar Caspio.
Da allora l'Europa guarda ai Mongoli con simpatia: spera in una loro conversione e nella possibilità di costituire un fronte comune contro l'Islam; considera positiva la "pace mongolica" imposta all'Asia, che, garantendo la sicurezza delle vie carovaniere, consente lo sviluppo di relazioni commerciali e culturali tra mondi così diversi e lontani. Missionari, ambasciatori, mercanti e avventurieri si spingono sempre più frequentemente nei territori dell'impero, e il movimento si intensifica nella prima metà del XIV secolo.
Nel frattempo, però, l’imponente costruzione gengiskhanide subisce mutamenti importanti. Alla morte del Gran Khan Mongka, avvenuta nel 1259 durante una spedizione in Cina meridionale, scoppiano rivolte per la successione che portano all'elezione di Qubilai. Il nuovo sovrano, che di lì a poco conclude vittoriosamente le campagne militari contro il regno dei Song, divenendo il primo imperatore straniero della Cina, ha tuttavia un'autorità poco più che formale fuori dai suoi possedimenti diretti, vista la trasformazione di fatto dell'immenso dominio in una federazione di quattro stati, portati a seguire destini indipendenti: ovvero, oltre all'impero del Gran Khan in Cina e Mongolia, l'impero Ilkhan in Persia, il canato dell'Orda d'Oro in Georgia e Russia meridionale, il canato di Ciaghatai in Asia centrale.
Buona lettura al prossimo post, seguitemi anche su g+ Ciao a tutti e........a presto..........
Da....
Zì Nanni
Ciao Giovanni , eccomi qui da te.
RispondiEliminaPost molto interessante.
Baci baci.
Ciao Gianna ben arrivata al Caffè..... questo tipo di post serve per farmi conoscere un po' meglio. Sono felice che ti piace questo post, passa quando vuoi. Baci Baci Giovanni
EliminaInteressante davvero però, carissimo Gianni, devi scrivere con carattere più grande se no gli occhi diventano a strisce e stelle... Un abbraccione da fernanda
RispondiEliminaCiao Gillian ben arrivata al Caffè.... che piacere vederti. Mi fa piacere che ti piace questo post.Sul tipo di scrittura seguirò i tuoi consigli. Un grande abbraccio Giovanni
EliminaCiao Giovanni, è sempre bello e interessante conoscere storie e culture di altri popoli, grazie per la condivisione! Buona serata e felice domenica!
RispondiEliminaCiao Molly ben arrivata al Caffè...... hai ragione è sempre molto bello conoscere le culture di altri popoli. Buona giornata e buon lunedì. Giovanni
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